Foto del fotografo Eugene Smith




Fotografo Eugene Smith 



Interpretazione fotografie di Eugene Smith




Molte volte, anzi quasi sempre, troviamo sul web o in riviste anche specializzate commenti sulla tecnica, ma poche o nessuna interpretazione sul messaggio e sull'interpretazione dell'opera fotografica: è come parlare di un film e soffermarsi sulle tecniche di ripresa! 

 I commenti, anche di critici affermati molte volte finiscono per essere delle frasi generiche (o parole karaoke) che poco hanno a che vedere con la singola foto, ma magari sulla vita dello stesso autore.
Cerchiamo di entrare nel merito, e sperando di aprire una breccia: scegliendo foto molto conosciute o meno, del fotografo Eugene Smith e cercando di dare la chiave di lettura delle stesse.




eugene smith guerra



È la rivista Life che offre al fotografo Eugene Smith la vera possibilità di essere lanciato nella storia della fotografia, sullo sfondo della guerra nel Pacifico.
Le sue foto rappresentano quindi la seconda guerra mondiale, come testimonianza dell'umana miseria: destinata a vivere quello che non conosce.

Alcune foto rappresentano la guerra nella sua essenza, contraddittoria e tragica, che riporta l'uomo a uno stato primordiale di brutalità e nello stesso tempo ad visione mistica dell'essenziale.
Chi combatte e vuole uccidere è nell'ombra, allo scuro con ansia e terrore, chi muore è in pace alla luce, pronto per un salto quantico, pronto ad accettare volontà divine.

Attento a rappresentare gli eccessi, le contraddizioni e gli effetti tragici dell'agire dell'uomo sulla natura e contro se stesso, tutto rappresentato in maniera stoica quasi rassegnata.



Eugene Smith foto passione madre



Rappresenta le anomalie e le tragiche contraddizioni dell'uomo e del suo progresso, che infligge sofferenze e nuove forme di passione di Cristo: foto della madre che accudisce il proprio bambino deformato per le radiazioni atomiche, con una visione che va oltre la comprensione umana.

E. Smith con le sue foto vuole sottolineare le differenze, in cui l'uomo è destinano a vivere, da una parte una vita non voluta, succube, un automa e dall'altra compassionevole, sofferente ma con anima umana, e vivo.

Eugene Smith  foto vivisezione
 

 
Nella fotografia di Eugene Smith, dell'uomo in tuta di piombo e il topo, si evidenzia tutto il cinismo dell'uomo oramai ridotto a una pila, uomo macchina con occhi freddi, dove il topo rappresenta l'elemento più umano dell'immagine.
 
 
 
 
In una foto, la giovane monaca, nonostante la sua scelta di devozione ha desiderio di comprendere, dire, chiedersi perché, è quindi impegnarsi, forse in una fede che richiama lo spiritualismo francese o come la fotografia dei bambini che escono da un buco sotterraneo, in basso e che rappresentano lo stesso uomo nella sua evoluzione inconsapevole e in parte destinata, dove ci appartiene il coraggio e l'affetto di essere vicini ma non il significato.


Eugene Smith monaca




Eugene Smith bambini escono

 
 
Il fotografo utilizza un bianco e nero, non curato ma intenso come pochi sanno rappresentare, a volte è stato affermato, che ricostruisse la scena anche in camera oscura, ma non per modificare la realtà, ma per renderla più evidente, netta, nel suo messaggio che altrimenti sarebbe stato colto solo da pochi. In questo Smith è molto moderno e comunicativo come lo fu Dante per gli stessi motivi nel De Vulgari Eloquentia.

Un grande fotografo, Eugene Smith, come pochi, che sa cogliere attimi profondi del vivere proiettandosi oltre... 

Scritto da Giacomo Gallo
 
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