Elezioni Italia politiche 2022

Elezioni Italia politiche 2022, breve analisi


Pochi leader e molti partitini




Elezioni Italia politiche 2022





Vediamo sinteticamente come i partiti politici si stiano muovendo e cosa non hanno fatto per la loro campagna elettorale.


  • Il Movimento 5 Stelle dopo l'uscita dello stratega Di Maio sembra avere preso carattere e si è reso conto che il PD era il primo a volerlo vedere sparire...  Con una minima coerenza, con i toni più chiari e con la leadership di Conte più marcata, dovrebbe reggere bene e scongiurare la sconfitta. Cosa dovrebbero fare i 5 stelle per avere più voti? Omissis
  • Forza Italia, Berlusconi unico vero leader attualmente in campo se avesse avuto 20 anni in meno non ci sarebbero stati prigionieri e tutti questi replicanti non avrebbero toccato palla. Purtroppo molti di questi si trovano nella stessa Forza Italia.  Dovrebbe comunque reggere e aumentare il consenso nonostante le ambiguità e l'occasione mancata per non avere intercettato un 10% sicuro se avessero avuto maggiore sensibilità e capacità di ascolto.
  • Fratelli d'Italia, gli Italiani stanno tentando ogni volta una soluzione diversa per cercare una via di uscita alla deriva, Meloni è onesta e ha una squadra di persone fidate, ma sono altrettanto valide? Rimangono troppo chiusi e non hanno reali rapporti con i mondo produttivo, intellettuale e internazionale. Cosa fare? Si dovrebbero concentrare molto a livello comunicativo...
  • Lega, quando un leader vuole avere un'attenzione notevole, atteggiandosi a risolutore, senza avere le spalle larghe perde velocemente attenzione; puntare i piedi, dire no, è parte integrante del vero leader, che non si fa manipolare e rimane fermo sulle posizioni perché ci crede. Salvini è una persona corretta, ma non ha coraggio di dire quello che vuole realmente. Cosa dovrebbe fare? Una cosa molto semplice, ma non la scriverò ora.
  • PD, il partito evoca spettri del passato e cerca di delegittimare l'avversario non sui contenuti, ma sulle persone, invece le persone si giudicano dai fatti. Diviso in mille correnti, fazioni e serpi sotto ogni sasso, gestirlo oramai è impossibile; le trame e le vendette sono all'ordine del giorno e il prossimo a cadere sarà Letta. A Letta occorre ricordare un detto Russo: "chi vuole piacere a tutti, finisce per non piacere a nessuno". Mossa ponderata di fare entrare Cottarelli. Cosa fare? Ovviamente anche qui non daremo un contributo.
  • Calenda e Renzi, portano come modello il governo Draghi, ma la verità è che lo stesso ha avuto una sola valenza politica: tenere buoni i mercati che non è poco comunque. Ma quale riforma strutturale ha fatto il governo Draghi? 


Scritto questo rimane una questione di fondo, la carenza di democrazia e una deriva verso una pseudo democrazia di matrice Sudamericana:  un sistema elettorale dove i segretari di partito determinano gli eletti. Mi chiedo se il Presidente della Repubblica che ha firmato questa legge abbia compreso la ratio nobile e pluralista della nostra Costituzione.